Aggiornamento del 17.07.2023: la scadenza per l’invio è stata prorogata da ANAC al 15 settembre 2023.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha recentemente emanato la Delibera n. 203 del 17 maggio 2023, che fornisce le indicazioni e le scadenze del 2023 per l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione da parte dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV).

Per l’anno in corso, la principale novità è rappresentata dal nuovo applicativo web che l’Autorità metterà a disposizione sul proprio portale istituzionale e che permetterà all’OIV di compilare e convalidare la scheda di rilevazione con una procedura completamente digitalizzata, senza dover inviare ulteriori e-mail.

Scadenze e modalità di pubblicazione

  • 30 giugno 2023: compilazione della scheda di rilevazione mediante la nuova applicazione web ANAC;

  • 31 luglio 2023 (prorogata al 15 settembre 2023): convalida della scheda e trasmissione all’Autorità. Entro il 31 luglio le attestazioni vanno pubblicate nella sezione “Amministrazione trasparente” o “Società trasparente” del sito istituzionale dell’ente o società;

  • 30 novembre 2023: il RPCT, successivamente alla pubblicazione dell’attestazione OIV, dovrà attivare le misure di trasparenza utili a superare le criticità segnalate dagli OIV, atte anche a migliorare la rappresentazione dei dati e renderli più chiari e fruibili;

  • 10 dicembre 2023: pubblicazione della scheda di monitoraggio nella sezione “Amministrazione trasparente” o “Società trasparente”.

Mockup del software per la gestione e il monitoraggio delle scadenze normative della Trasparenza

La nuova applicazione web ANAC

L’applicazione consentirà di:

  • attivare uno o più profili OIV, uno per ogni Ente che deve effettuare l’attestazione;
  • documentare le verifiche tramite scheda di rilevazione;
  • convalidare le verifiche e inviarle in automatico ad ANAC;
  • estrarre i documenti che devono essere pubblicati nella sezione del sito istituzionale dedicata alla trasparenza amministrativa.

Indicizzazione dei dati pubblicati

L’attestazione dovrà contenere una specifica clausola volta a confermare l’assenza di filtri o altre soluzioni di natura tecnica che impediscano ai motori di ricerca di indicizzare la sezione “Amministrazione trasparente” o “Società trasparente”, ovvero di “farla trovare” dagli utenti che cercano informazioni in rete. Secondo la normativa vigente, i dati pubblicati devono infatti essere pienamente disponibili e riutilizzabili.

Quali sono i soggetti che per legge devono pubblicare l’attestazione OIV?

L’assolvimento degli obblighi di pubblicazione da parte dell’OIV o organismi con funzioni analoghe riguarda:

  • le pubbliche amministrazioni;
  • gli enti pubblici economici;
  • gli ordini professionali di cui all’art. 2-bis, co. 2, lett. a) del D.Lgs. 33/2013;
  • le società e gli enti di diritto privato in controllo pubblico;
  • le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni;
  • le associazioni, le fondazioni ed altri enti privati di cui all’art. 2-bis, co. 3, secondo periodo del D.Lgs. 33/2013.

Ripartizione dei compiti tra OIV e RPCT

Dopo la pubblicazione dell’attestazione, di responsabilità dell’OIV, il RPCT avrà il compito di mettere in atto le “misure di trasparenza” necessarie a risolvere le criticità segnalate. L’OIV dovrà quindi monitorare la loro applicazione, e riportare gli esiti del monitoraggio nell’apposito applicativo web ANAC entro il 30 novembre 2023. L’Autorità utilizzerà le suddette informazioni per valutare le misure intraprese dai RPCT.

Nel caso in cui l’ente, pubblico o privato, non abbia un OIV o organismo con funzioni analoghe, l’attestazione e la compilazione della griglia di rilevazione spetta al RPCT, o RT nelle organizzazioni in cui tale funzione è disgiunta.

Verifiche dell’Autorità e della Guardia di Finanza

ANAC ha il compito di vigilare sul corretto adempimento degli obblighi di pubblicazione. Le verifiche verranno svolte sui siti istituzionali dei soggetti interessati dall’obbligo. All’attività di vigilanza potrà seguire un controllo documentale per mano della Guardia di Finanza, che effettuerà controlli a campione.

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